Ingredienti da evitare negli inci cosmetici:
L'inci di un prodotto è l'elenco degli ingredienti cosmetici presente in ogni prodotto.
Questo elenco è composto in ordine decrescente.
Al primo posto si indica l'ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa.
Al di sotto dell'1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso.
Gli ingredienti di derivazione vegetale che non hanno subito processi chimici sono espressi tramite il loro nome botanico latino, seguito dalla parte di essi utilizzata in lingua inglese.
Le sostanze che, invece, hanno subito un intervento chimico hanno un nome inglese.
I coloranti sono indicati sempre in fondo, con la sigla C.I., che sta per colour index, seguita da un numero identificativo. Fanno eccezione i coloranti per capelli, che devono sempre essere indicati col loro nome chimico inglese.
Gli ingredienti che sarebbe meglio evitare di usare in quanto dannosi per la nostra pelle sono:
-petrolatum;
-paraffinum liquidum;
-quasi tutte le cose che finiscono in -one, -thicone oppure -siloxane: sono siliconi;
-tutti i numeri dispari (nell'ottanta per cento dei casi sono sostanze da pallino rosso);
-i PEG e PPG -i DEA, MEA, TEA, MIPA;
-l'EDTA (es. tetrasodium EDTA);
-il carbomer assieme a radici quali crosspolymer o acrylate(s) o styrene o copolymer o nylon;
-la triethanolamine;
-il triclosan, DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea, diazolidinyl urea,formaldheyde, methylchloroisothiazolinone, methylisothiazolinone,sodium hydroxymethylglycinate -chlorexidine -nonoxynol o poloxamer;
-le C seguiti da un numero dispari sono sintetici, come pure iso-;
-i -trimonium e i -dimonium sarebbero pure da criticare, come anche i glycol.
Nella foto riportata a titolo esemplificativo, vengono indicati con il rettangolo in alto l'inci e con quello in basso la scadenza, altro elemento importante da tenere sotto controllo:
Questo elenco è composto in ordine decrescente.
Al primo posto si indica l'ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa.
Al di sotto dell'1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso.
Gli ingredienti di derivazione vegetale che non hanno subito processi chimici sono espressi tramite il loro nome botanico latino, seguito dalla parte di essi utilizzata in lingua inglese.
Le sostanze che, invece, hanno subito un intervento chimico hanno un nome inglese.
I coloranti sono indicati sempre in fondo, con la sigla C.I., che sta per colour index, seguita da un numero identificativo. Fanno eccezione i coloranti per capelli, che devono sempre essere indicati col loro nome chimico inglese.
Gli ingredienti che sarebbe meglio evitare di usare in quanto dannosi per la nostra pelle sono:
-petrolatum;
-paraffinum liquidum;
-quasi tutte le cose che finiscono in -one, -thicone oppure -siloxane: sono siliconi;
-tutti i numeri dispari (nell'ottanta per cento dei casi sono sostanze da pallino rosso);
-i PEG e PPG -i DEA, MEA, TEA, MIPA;
-l'EDTA (es. tetrasodium EDTA);
-il carbomer assieme a radici quali crosspolymer o acrylate(s) o styrene o copolymer o nylon;
-la triethanolamine;
-il triclosan, DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea, diazolidinyl urea,formaldheyde, methylchloroisothiazolinone, methylisothiazolinone,sodium hydroxymethylglycinate -chlorexidine -nonoxynol o poloxamer;
-le C seguiti da un numero dispari sono sintetici, come pure iso-;
-i -trimonium e i -dimonium sarebbero pure da criticare, come anche i glycol.
Nella foto riportata a titolo esemplificativo, vengono indicati con il rettangolo in alto l'inci e con quello in basso la scadenza, altro elemento importante da tenere sotto controllo: